OpenMediaVault 5 su Raspberry Pi 4

 

OpenMediaVault su Raspberry Pi 4

OpenMediaVault su Raspberry Pi 4

 

Guida su come installare OpenMediaVault su Raspberry Pi 4, con setup iniziale minimale. Io ho già un Nas in casa, più un cloud con Nextcloud accessibile da internet, sempre su Raspberry Pi 4, ma ho voluto unificare tutto sotto OMV. Il punto forte è quello di avere una unica interfaccia centralizzata, e da lì avviare tutti i servizi di cui un Nas ha bisogno. I servizi fondamentali riguardano la sicurezza, il failover e la ridondanza, e su OMV si possono avere con l’aggiunta anche di plugin esterni. Per questa guida ho usato Raspberry Pi OS Lite.

Aggiornamento OS:

sudo apt update
sudo apt upgrade -y
sudo reboot

Installazione:

wget -O - https://raw.githubusercontent.com/OpenMediaVault-Plugin-Developers/installScript/master/install | sudo bash

per il completamento dell’installazione ci vorrà circa 20 minuti, dopodichè il sistema si riavvierà. A questo punto accedere al raspberry pi via WEB GUI, come user=admin e password=openmediavault:

http://Raspberry-ip-address

OpenMediaVault 5 su Raspberry Pi 4

Per prima cosa all’accesso bisognerà subito modificare un paio di cosette, ricordandosi che le modifiche fatte via WEB GUI hanno la priorità su quelle fatte manualmente, in virtù del fatto che OMV utilizza files di configurazione differenti.

System>General Settings

cambiare porta, Auto logout su disabled, e cambiare password di accesso alla WEB GUI:

OpenMediaVault 5 su Raspberry Pi 4

Services>SSH

cambiare porta ssh:

OpenMediaVault 5 su Raspberry Pi 4

 

System>OMV-Extra

abilitare repository addizionali:

System>Plugins

installare i plugins di cui si ha bisogno (quasi tutti)

 

successivamente pubblicherò altre guide entrando nel dettaglio su alcune configurazioni fondamentali.

OpenMediaVault 5 su Raspberry Pi 4

 

enjoy 😉

 

Sincronizzare cartella in locale e remoto con Lsyncd su Debian Stretch

 

Sincronizzare cartella in locale e remoto con Lsyncd su Debian Stretch

Sincronizzare cartella in locale e remoto con Lsyncd su Debian Stretch

Guida su come sincronizzare automaticamente una cartella sia in locale che in remoto utilizzando lsyncd su Debian Stretch. Questo è un metodo molto utile per sincronizzare la stessa cartella su più server contemporaneamente.

Installazione:

sudo apt install lsyncd

lysncd non crea files di configurazione, ma si trovano degli esempi in:

ls /usr/share/doc/lsyncd/examples/

output:

edmond@debianbox:~$ ls /usr/share/doc/lsyncd/examples/
lalarm.lua lecho.lua lgforce.lua lpostcmd.lua lrsyncssh.lua
lbash.lua lftp.lua limagemagic.lua lrsync.lua lsayirc.lua

un esempio di file di configurazione da cui partire è quello sotto:

cat /usr/share/doc/lsyncd/examples/lrsync.lua

output:

edmond@debianbox:~$ cat /usr/share/doc/lsyncd/examples/lrsync.lua
----
-- User configuration file for lsyncd.
--
-- Simple example for default rsync.
--
settings = {
    statusFile = "/tmp/lsyncd.stat",
    statusInterval = 1,
}

sync{
    default.rsync,
    source="src",
    target="trg",
}

Sincronizzare cartella in locale

sudo mkdir dir_sorgente
sudo mkdir dir_destinazione

creare dei files di prova:

sudo touch dir_sorgente/file{1..10}
ls source_dir/

Creare dei files di log utili per capire cosa succede durante la sincronizzazione:

sudo mkdir /var/log/lsyncd 
sudo touch /var/log/lsyncd/lsyncd.{log,status}

Creazione del file di configurazione:

sudo mkdir /etc/lsyncd
sudo nano /etc/lsyncd/lsyncd.conf.lua
settings {
        logfile = "/var/log/lsyncd/lsyncd.log",
        statusFile = "/var/log/lsyncd/lsyncd.status"
}

sync {
        default.rsync,
        source = "/home/edmond/dir_sorgente",
        target = "/home/edmond/dir_destinazione",
}

modificare quanto sopra con il proprio user/path

Avviare lsyncd:

sudo systemctl enable lsyncd
sudo systemctl restart lsyncd

e controllare la directory di destinazione che dovrebbe essersi popolata con i files di esempio:

ls dir_destinazione/

output:

file1 file10 file2 file3 file4 file5 file6 file7 file8 file9

consultare il log e lo status:

tail -10 /var/log/lsyncd/lsyncd.log
more /var/log/lsyncd/lsyncd.status

Sincronizzare cartella in remoto

la prima cosa da fare è quella di avere un accesso ssh senza password:

sudo su
ssh-keygen -t rsa

premere sempre enter

copiare la chiave sul server remoto:

ssh-copy-id USER@192.168.10.100

a questo punto se tutto è andato bene si avrà l'accesso senza password:

ssh USER@192.168.10.100

creare una directory da sincronizzare sul server:

mkdir dir_remote
exit

a questo punto bisogna editare il file di configurazione con le nuove modifiche. Di default lsyncd si collega via ssh con la porta standard 22, ma per chi usa una porta diversa bisogna specificarlo nel file di configurazione:

sudo nano /etc/lsyncd/lsyncd.conf.lua

settings {
    logfile = "/var/log/lsyncd/lsyncd.log",
    statusFile = "/var/log/lsyncd/lsyncd-status.log",
    statusInterval = 1
}

sync {
    default.rsyncssh,
    source="/home/edmond/dir_sorgente",
    host="USER@192.168.10.100",
    targetdir="/path/dir_remote",
    delay = 1,
    rsync = {
        archive = true,
        compress = true,
        whole_file = false
    },
    ssh = {
        port = 2233
    }
}

accedendo al server si potrà vedere se la sincronizzazione è avvenuta con successo.

sudo systemctl restart lsyncd
ssh user@192.168.10.100
ls dir_remote/

output:

server1@raspberrypi:~ $ ls dir_remote/
test_files1 test_files2 test_files4 test_files6 test_files8
test_files10 test_files3 test_files5 test_files7 test_files9

Sincronizzare cartella in locale e remoto con Lsyncd su Debian Stretch

enjoy 😉

 

Trasferire cartelle tra due hosts locale-remoto in Linux con SCP

 

Trasferire cartelle tra due hosts locale-remoto in Linux con SCP

Il comando SCP in Linux è usato per trasferire files o cartelle in maniera sicura usando ssh, tra server locali e/o remoti.

Trasferire cartelle tra due hosts locale-remoto in Linux con SCP

 

Copiare file da locale a remoto:

# scp -v /path/local/file.txt remoteuser@remotehost:/remote/path/

se si utilizza una porta differente:

# scp -v -P 2200 /path/local/file.txt remoteuser@remotehost:/remote/path/

Copiare file da remoto a locale

# scp -v remoteuser@remotehost:/path/file.txt /path/local

Copiare cartella in maniera ricorsiva e compressa da locale a remoto:

# scp -vrC -P 2200 /path/local/folder remoteuser@remotehost:/remote/path/

Copiare cartella in maniera ricorsiva e compressa da remoto a locale:

# scp -vrC -P 2200 remoteuser@remotehost:/remote/folder/ /path/local/

Limitare la banda:

# scp -vrC -l 500 -P 2200 /path/folder remoteuser@remotehost:/remote/path/

Copiare file/cartella tra 2 hosts remoti:

# scp -v remoteuser1@remotehost1:/path/file.txt remoteuser2@remotehost2::/path/directory/

 

enjpy 😉

Backup del Sistema con Rsync

Backup del Sistema con Rsync

Backup del Sistema con Rsync. Rsync è un leggero e potente strumento per il backup. Permette di eseguire backup incrementali, salvando i soli file modificati o aggiunti rispetto all’ultima operazione di backup, sia in locale che in remoto. Si può utilizzare per un backup dell’intero sistema o di cartelle specifiche.

Installazione:

# apt install rsync -y

Rsync locale:

# rsync -zav /percorso/origine /percorso/backup

per cancellare nella cartella di destinazione i file non più presenti nella cartella di origine basta aggiungere l’opzione –delete:

# rsync --delete -zav /percorso/origine /percorso/backup

Backup del Sistema:

per escludere dal backup files o cartelle si utilizza l’opzione –exclude:

# rsync -zaAXv --exclude={"/dev/*","/proc/*","/sys/*","/tmp/*","/run/*","/mnt/*","/media/*","/lost+found"} / /percorso/backup

Rsync da locale a remoto con ssh:

$ rsync -zavh -e ssh /cartella/origine_file/ remoteuser@remotehost:/cartella/backup

se si utilizza una porta diversa per ssh:

$ rsync -zavh -e 'ssh -p 2200' /cartella/origine_file/ remoteuser@remotehost:/cartella/backup

per visualizzare il progresso del backup:

$ rsync -zavh -e 'ssh -p 2200' --progress /cartella/origine_file/ remoteuser@remotehost:/cartella/backup

Rsync da remoto a locale con ssh:

$ rsync -zvah -e 'ssh -p 2200' remoteuser@remotehost:/percorso/del/file /cartella/destinazione

Rsync senza password ssh:

# ssh-keygen

alle domande successive premere sempre invio e copiare la chiave sul server:

# ssh-copy-id -i $HOME/.ssh/id_rsa.pub remoteuser@remotehost

a questo punto se tutto è andato bene non verrà più richiesta la password e si può accedere direttamente:

# ssh remoteuser@remotehost

Backup automatico:

a questo punto si può decidere che tipo di backup effettuare:

ogni giorno alle 23:00

00 23 * * *

ogni sabato alle 23:00

00 23 * * 6

oppure al 1° di ogni mese alle 23:00:

00 23 1 * *

$ crontab -e

ed inserire l’opzione desiderata:

00 23 * * * rsync -zav /percorso/origine /percorso/backup

Backup del Sistema con Rsync

enjoy 😉